Errare humanum est, dice la famosa massima attribuita a Sant’Agostino, e in effetti se volessimo trovare un comune denominatore all’umanità, potremmo di certo cercarlo nella capacità di sbagliare. Partendo da questa consapevolezza prende il via la prima edizione dell’Error day a Bologna. Un festival che vuole celebrare la giornata mondiale dell’errore, con un programma spalmato su tre giorni e che tiene conto di più ambiti in cui è possibile sbagliare.
Nel primo giorno, venerdì 28 febbraio dalle 15, cinque sono le conferenze previste con il filo conduttore dello Sbagliare per eccellenza. Il direttore dell’Accademia delle belle arti Mauro Mazzali parla degli errori nella scultura, l’editor di Marvel Italia Enrico Fornaroli analizza invece i super errori tra i super eroi. L’ex curatrice del Singapore Art museum discute con l’artista Meng Huang su come si fa a sbagliare in un paese come la Cina, mentre la performer, autrice e comica Lorenza Franzoni chiude la prima giornata con la presentazione della sua “collezione di cosa inutili e sbagliate, ma che valeva la pena di immaginare”: una carrellata di oggetti sbagliati, o meglio impossibili.
Nella seconda giornata (sabato 1 marzo), il festival cambia focus per concentrarsi sulle parole; Alessandra Berardi spiega, infatti, quali sono le trappole più insidiose in cui si può incappare durante un discorso. La giornata prosegue con Lorenzo Enriques ed Ermanno Cavazzoni che propongono un’analisi approfondita sulle voci del vocabolario, per poi passare alla conferenza intitolata Lapsus in bufala, la parola in forma sbagliante, in cui Alessandra Berardi realizza giochi di parole estremi. Chiude il ciclo delle conferenze un’analisi sugli errori nella settima arte: Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, parla delle sviste cinematografiche. La giornata si conclude con la Musica giusta per chi balla sbagliato, con Äkta människor uppvisande, un musicista e un fumettista in incognito, che per la serata si improvvisa anche dj.
Il festival si conclude domenica 2 marzo con una visita guidata “alternativa” della città, alla scoperta di gaffe ed errori monumentali (unico evento a pagamento e su prenotazione).
Un programma ricco che non si esaurisce solo fisicamente a Bologna, ma vive anche online. Sul sito del festival, infatti, si chiede agli utenti di entrare e sbagliare liberamente, confessare i propri errori, eleggere l’eroe dell’errore e la star dell’errore dell’anno, oltre a collaborare con l’organizzazione inviando immagini e link che testimonino orrori fotografici, video buffi, cantonate, sviste e strafalcioni. Perché, come dicono gli organizzatori della tre giorni, “l’errore spesso funziona da scarto creativo e diventa l’eccezione inaspettata che chiarisce la regola aprendo nuove possibilità”.
La manifestazione si svolge nella prima giornata all’Accademia delle belle arti di Bologna, in via delle Belle arti 54; la sede degli incontri del secondo giorno è invece la Cineteca di Bologna, in piazzetta Pier Paolo Pasolini 2/b; la visita guidata di domenica invece parte da piazza del Nettuno.
di Elisa Speronello