Corso per imparare a litigare bene, aiutati da Aristotele e Schopenhauer

Laboratori condotti da Clelia Sedda e ideati con Alberto Bolognini

Oggi come nel passato, le battaglie si giocano sui media a suon di parole. Con la nascita dei social la retorica è diventata una delle armi, se non la più importante, per con-vincere. Questi incontri hanno il fine di analizzare, riconoscere e non farsi sopraffare dagli errori dell’argomentare. Per aspiranti erroristi e amanti delle difficoltà, che non si arrendono alle banalità. Ispirati da una conferenza di Claudio Tugnoli, che nel 2014, per l’ErrorDay,  propose Le trappole del discorso, le fallacie dell'argomentazione - una rassegna dei più comuni e insidiosi errori dell’argomentare.

In questo laboratorio si vogliono trasporre e rendere fruibili i temi che mostrano l’attualità del passato, facendo rivivere quel gran genio di Aristotele! La prima classificazione degli errori di ragionamento (fallacie logiche) si deve proprio a lui, Aristotele, che già nel De sophisticis elenchis (Organon) identificò tredici fallacie, distribuite in due differenti categorie: fallacie linguistiche e non linguistiche.

Per il laboratorio si prevedono 8 incontri nei quali si analizzerà il testo e si vedrà come meglio rappresentarlo, ci si filmerà per poi trovare il modo migliore per trasporlo in campo e in scena. Ci si propone di condurre i partecipanti a osservarsi mentre provano le parti che in seguito verranno utilizzate teatralmente: si metteranno gli allievi nelle condizioni di recitare davanti a una videocamera, per poi interpretare il proprio ruolo su un palcoscenico, enfatizzando la differenza tra l’interpretazione cinematografica e quella teatrale.

Gli allievi, in tal modo parteciperanno, alla stesura della sceneggiatura, alla scelta delle inquadrature e alla trasposizione delle medesime nel montaggio finale. Durante il laboratorio verranno effettuate videoriprese (con l'ausilio di un operatore) che saranno impiegate per la proiezione esterna (un'installazione fissa per tutto il periodo di BOOM).

Il lavoro avrà quindi due risultati differenti ma complementari: il prodotto multimediale e lo spettacolo finale con Clelia Sedda, Alberto Piancastelli, Roberta Giallo e gli allievi del laboratorio.