Vuoti a leggere è un progetto nato durante la quarantena nella primavera del 2020. Nell’impossibilità di potersi recare in librerie o biblioteche, nei social sono apparse alcune catene di Sant’Antonio in cui si chiedeva agli amici di postare copertine dei libri ritenuti fondamentali per la loro formazione, senza commentare né dir nulla del contenuto e dell’autore.
I risultati sono stati sorprendenti. Quasi tutti i partecipanti a queste catene postavano copertine di testi mai sentiti o poco conosciuti, contrariamente a quello che uno poteva aspettarsi, ovvero che ricorressero alcuni capolavori della letteratura mondiale.
Perché? Per snobismo culturale o per una dimostrazione di originalità? Per quale motivo un libro misconosciuto dovrebbe essere più importante di Edipo Re? A questo punto ci è venuta l’idea di enfatizzare questo fenomeno e di concepire titoli verosimili, ma scritti da autori e stampati da case editrici sempre inesistenti, muovendoci sempre sul sottile limite tra il vero e il verosimile, fra l’attendibile e l’inattendibile, che è poi la sensazione che si prova a volte andando in libreria e guardando tra gli scaffali e gli espositori.
Vuoti a leggere dunque è il titolo che abbiamo dato a una serie di operazioni ed eventi di “errorismo culturale” che riguardano il libro.
Ecco alcuni esempi di copertine.
Il primo evento è costituito dalla mostra in Salaborsa a Bologna, nella quale è esposto il totem concepito da Alberto Piancastelli, realizzato da Andrea Gnudi in collaborazione con Clelia Sedda e Mauro Luccarini.
Per Vuoti a leggere sono previsti eventi e performance e azioni spettacolari durante questa edizione dell’ErrorDay.
Progetto a cura di
Andrea Gnudi
Clelia Sedda
Mauro Luccarini
Alberto Piancastelli
Alessandra Giura Longo
Gerald Barsasteanu