A B C D E F G H I J K L M N O P R S T U V W

Fallacia cognitiva

Il Senno di poi (predictability in hindsight) è una fallacia cognitiva. Cioè è a sua volta un errore derivante da una scorretta organizzazione del pensiero. L’errore, in questo caso, consiste nel ritenere che ciò che oggi è evidente e sembra ovvio fosse altrettanto evidente in passato. Gli errori di giudizio, quindi, meritano una certa indulgenza.

Errori di giudizio

Oggi è praticamente impossibile trovare terre ancora sconosciute.
Comitato dei Consiglieri di Isabella I di Castiglia, 1492

Il Sole non gira attorno alla Terra? Folle, eretico, assurdo e falso.
Il Tribunale dell’inquisizione sulle teorie di Copernico e Galileo – 1616

Le comete non sono corpi celesti: nascono nell’atmosfera terrestre.
A. De Angelis, frate e astronomo – 1673

Una nave che va controvento? E’ una sciocchezza.
Napoleone Bonaparte rispondendo a Robert Fulton, inventore del battello a vapore -1805

Pensare di attraversare l’Atlantico con una nave a vapore è come pensare di andare sulla Luna: una follia.
Dyonisus Lardner, docente di Astronomia – 1838

L’abolizione del dolore in chirurgia è una chimera. Bisturi vorrà sempre dire dolore.
Alfred Velpau, chirurgo francese – 1839

I treni ad alta velocità sono impossibili: i passeggeri non potrebbero respirare e morirebbero di asfissia.
Dyonisus Lardner, docente all’University College di Londra – 1856

Il canale di Suez? Assolutamente impossibile da realizzare.
Benjamin Disraeli, Primo Ministro britannico – 1858

La teoria dei germi di Pasteur è una storiella ridicola.
Pierre Pachet, professore di fisiologia a Toulouse – 1872

L’addome e il cervello non saranno mai operabili.
Sir John Eric Ericksen, chirurgo inglese – 1873

Questo “telefono” ha troppi difetti per essere seriamente considerato un mezzo di comunicazione e non ha nessun valore per noi.
Nota interna della Western Union Telegraphs – 1876

Questa invenzione dell’energia elettrica è un fallimento totale.
Erasmus Wilson, presidente dello Stevens Institute of Technology – 1879

È impossibile che qualcosa di più pesante dell’aria possa volare.
Lord Kelvin, fisico, presidente della Royal Society britannica – 1895

Il cinema è una invenzione senza futuro.
Antoine, padre dei fratelli Lumière – 1895

Tutto ciò che si poteva inventare è già stato inventato.
Charles H.Duell, Commissioner, US Office of Patents – 1899

L’invenzione dei raggi X è una presa in giro.
Lord William T.Kelvin, fisico britannico -1900

Veicoli per andare sott’acqua? Servirebbero solo ad annegare gli equipaggi.
Herbert George Wells, scrittore inglese – 1901

Il cavallo resterà. L’auto è una moda passeggera.
Horace Rackham, avvocato di Henry Ford – 1903

Non ci sarà mai più di un milione di automobili al mondo perché non è possibile riuscire a trovare più di un milione di artigiani da addestrare per fare gli chaffeur.
Gli amministratori della Mercedes – 1903

Gli aerei non andranno mai veloci come i treni.
William Henry Pickering, astronomo dell’Harvard college – 1908

Gli aerei sono bei giocattoli ma di nessuna utilità militare.
Ferdinand Foch, Comandante dell’esercito francese, 1911

La cavalleria rimpiazzata da questi affari metallici? E’ assurdo.
L’aiutante di campo del generale Douglas Haig, comandante in capo delle truppe britanniche, durante una esibizione di carri armati – 1916

La televisione è tecnicamente possibile. Ma commercialmente è una perdita di tempo.
Lee De Forest, inventore – 1926

Cartoni animati con un topo? Che idea orribile: terrorizzerà tutte le donne incinte.
Louis B. Mayer, capo della MGM, rifiutando il personaggio di Topolino – 1928

La fama di Picasso sfiorirà rapidamente.
Thomas Craven, critico d’arte, Art Digest – 1934

La famiglia americana media non ha tempo per guardare la televisione.
New York Times – 1939

Penso che nel mondo ci sia mercato per 4 o 5 computer.
Thomas Watson, presidente della IBM – 1943

La bomba atomica non esploderà mai. Parlo come esperto di esplosivi.
William Daniel Lehay, ammiraglio USA – 1945

La televisione non potrà reggere il mercato per più di sei mesi. La gente si stancherà subito di passare le serate a guardare dentro una scatola di legno.
Darryl F.Zanuk, direttore della 20th Century Fox – 1946

In futuro un computer potrà forse pesare non meno di 1,5 tonnellate.
Usa Popular Mehanics – 1949

Stammi a sentire ragazzo, tu non andrai da nessuna parte. Faresti meglio a tornare al tuo camion.
Jim Denny, talent scout, a Elvis Presley – 1954

L’ipotesi di viaggi nello spazio è una totale assurdità.
Richard van der Riet Wooley , astronomo inglese, Time -1956

Gli USA non sono in grado di inviare un uomo sulla Luna entro il 1970.
New Scientist – 1964

Nessuna donna diventerà mai primo ministro.
Margaret Thatcher, nel 1979 eletta Primo Ministro inglese – 1969

Che bisogno ha una persona di tenersi un computer in casa?
Kenneth Olsen, fondatore di Digital – 1977

640 KB di memoria RAM sono più che sufficienti per chiunque.
Bill Gates, Microsoft – 1981

È ormai chiaro che non ci sarà in questo secolo alcuna riunificazione della Germania.
Flora Lewis, rubrica “affari internazionali” New York Times -1984

Sei fortunato che non sei un mio studente. Non prenderesti un buon voto per un progetto simile.
Andrew S. Tanenbaum, creatore del sistema operativo MINIX e professore di sistemi operativi, a Linus Torvalds, inventore di Linux – 1992

La clonazione di un mammifero è impossibile: sia oggi, sia in futuro.
Michael A. Froham, biologo della State University di New York – 1993

Internet presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà catastroficamente.
Robert Metcalfe, fondatore della 3Com, inventore dello standard Ethernet – 1995

Sono stati girati 17 film sul Titanic, quasi tutti fallimenti. E’ molto probabile che questo avrà la stessa sorte.
Los Angeles Times – 1997

Fallimenti famosi

Michael Jordan

Dopo essere stato scartato dalla squadra di basket del suo liceo, andò a casa, si chiuse in camera e pianse.

I Beatles

Rifiutati dalla Decca Records, dove dissero: "A non non piace la loro musica", "Non hanno futuro nello show business".

Eminem

Un emarginato alle scuole superiori, le cui lotte personali con la droga e la povertà terminarono in un tentativo di suicidio non riuscito.

Steve Jobs

All'età di 30 anni entrò in crisi depressiva dopo essere stato licenziato senza tante spiegazioni dall'azienda da lui creata.

Walt Disney

Licenziato da un giornale per "scarsa immaginazione" e "incapacità di avere idee originali".

Oprah Winfrey

Venne retrocessa nel suo lavoro di conduttrice perché lei... "non era fatta per la televisione".

Albert Einstein

Non era in grado di parlare fino al raggiungimento dei 4 anni di età ed i suoi insegnanti dicevano che non era un granché.

"se non hai mai fallito, non hai mai provato nulla di nuovo"

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Fallimento della reciprocità

L'EVOLUZIONE DELL'ALTRUISMO RECIPROCO

Benché una prospettiva etica non paia essere quella più adeguata ad affrontare la lettura di questo testo, benché lo stesso autore definisca in esso l’inganno di un ingrato semplicemente come “fallimento della reciprocità” senza volergli attribuire alcuna connotazione morale, risulta pressoché immediato avvicinarsi a queste pagine attraverso un simile punto di vista. Lo stesso titolo, nell’evocare il termine “altruismo”, sia pure mitigato dall’aggettivo “reciproco”, indirizza in tal senso. Il vocabolo “altruismo” rinvia con immediatezza al semplice aiuto per giungere persino a suggerire il più generoso dono di sé della santità più autolesiva. Sembra arduo, semmai, il contrario, ovvero leggere di altruismo senza associarvi una valenza etica. Questo, a ben vedere, nonostante le più mirabolanti, sperticate presunzioni di disponibilità verso gli altri, può far sorridere, non per cinismo, non soltanto, almeno, ma per una lucida consapevolezza di quanto si sia in realtà intimamente interessati a se stessi ed alle proprie vicende.

 

Robert L. Trivers, nato a Washington D.C. nel 1943, così presenta se stesso: «Sono stato un biologo evoluzionista dall’autunno del 1965 quando mi sono reso conto che la selezione naturale è la chiave per comprendere la vita […] Nella primavera del 1966 sono venuto a conoscenza della teoria sulla parentela di Hamilton. […] Ho quindi pubblicato una serie di studi su temi sociali […] riassunti nel mio libro sull’evoluzione sociale (1985). […] Ho dedicato gli anni dal 1990 al 2005 all’approfondimento dei miei studi sulla genetica, in particolare, gli elementi genetici egoisti […] di recente ho tentato di impadronirmi della letteratura scientifica sull’auto-inganno e di delineare alcune delle sue numerose declinazioni». Quello che Trivers non può menzionare è il fatto che sia riconosciuto nel mondo intero tra gli intellettuali più rappresentativi del nostro tempo. In italiano Geni in conflitto (2008) con Austin Burt e il recente La follia degli stolti. La logica dell’inganno e dell’autoinganno nella vita umana (2013).

Fallimento. Le start-up

Catch Notes, la popolare app competitor di Evernote, pensata e creata per prendere appunti, ha chiuso definitivamente i battenti il 30 agosto 2013.

Dire che l’improvvisa scomparsa di questa app abbia stupito i fan è davvero poco. La notizia della sua chiusura, infatti, ha fatto esplodere un’enorme e generale “What the hell!”

Ma cosa rendeva così speciale Catch Notes? La lista dei plus, vista la situazione, è davvero incredibile:

  • Al momento della nascita, nel 2010, questa startup ha potuto contare su un finanziamento di oltre 9 milioni di dollari, da investire unicamente in questa applicazione Catch Notes riuniva in un unico prodotto il meglio di competitor come Evernote, Springpad e co., migliorandoli: interfaccia pulita, semplice e ad altissima usabilità, registrava non solo note scritte, ma anche vocali e fotografiche. L’app poteva essere utilizzata sia online che offline (ed è un benefit non da poco, se si pensa che molti degli altri concorrenti offrono questa opzione solo a pagamento). E tutto ciò nella versione base, senza quindi spendere un soldo;
  • Era multi-platform, cosa ideale per condividere appunti nelle situazioni più disparate, dalle riunioni di ufficio fino alla lista della spesa tra coinquilini, in momenti diversi e su device diversi;
  • Catch Notes è stata pubblicizzata e promossa ampiamente da un gigante del settore informatico come Apple, sia negli store che nel sito.

Com’è possibile, quindi, che un’app con tutti questi punti a favore, con quasi 10 milioni di download e con tanti progetti sviluppabili anche a livello aziendale, si sia ritirata dal mercato così, senza una spiegazione apparente? Si, perché l’unica, laconica, notifica che viene dalla società ci informa che “Catch has made the difficult decision to take the company in a different direction”. Chiudere per provare nuove strade.

E quindi? Perché? Quale passaggio ci siamo persi?

Vi assicuro che lo stupore degli ex-utilizzatori dell’app è più che reale. Molti di loro, nonostante gli aiuti on line forniti da Catch per salvare le proprie note prima che il servizio andasse definitivamente in down, si sono visti sparire sotto agli occhi appunti presi per svariati mesi o anni prima di potersene rendere conto.

Visto questa enorme supporto da parte degli utenti, perché non provare a salvare questo progetto così amato, anche solo provando a metterlo a pagamento, magari ad una cifra molto competitiva? Nessun investitore ha creduto in un servizio che in realtà era già molto ben avviato?

Certo, le leggi del mercato a volte sono insondabili, ma in questo caso, dove nessuna spiegazione sembra abbastanza plausibile, pare quasi che ci si sia arresi prima di tentare il tutto per tutto.

No pain, no gain.

Ora, parafrasando le parole dei diretti interessati, l’azienda ha preso una direzione diversa. Ci auguriamo per loro che trovino l’ingrediente mancante alla formula magica finanziamenti + idea vincente + affetto del pubblico.

Quell’armonia perfetta che con Catch Note non hanno saputo trovare.

False leggende

E ora come la mettiamo? Basta con le false leggende come 

LA LEGGENDA DEI NOMADI CHE RUBANO I BAMBINI - Una vera ecatombe per il buon senso e una festa per i razzisti che ancora oggi continuano ad accusare i rom di ogni nefandezza, proprio come nel medioevo e ai tempi del nazismo. Per quello che riguarda i rapimenti di bambini, i rom poi sono ritenuti un vero e proprio flagello in base alla sempiterna calunnia per la quale sarebbero sempre pronti a rapirli. Una calunnia che si nutre di leggende metropolitane come quella dei bambini rapiti nei centri commerciali da rapitrici capaci d’infilarsi sotto la gonna bimbi di 4 o 5 anni e portarseli via come se niente fosse. Sotrie balorde, ma ricorrenti, anche se nella storia giudiziaria d’Italia non c’è un solo rom condannato per il rapimento di un bambino, anche se i rom di bambini ne hanno in abbondanza dei loro e non si capisce che se ne farebbero.

Gennaro Carotenuto scrive: "Dunque anche Maria, la bimba bionda la foto della quale ha fatto il giro d’Europa, non era stata rapita. Semplicemente le persone che si occupavano di lei non erano degne di essere credute, in quanto Rom. I suoi genitori biologici, Sasha e Atanas Roussev, Rom bulgari, erano troppo poveri per mantenerla e l’avevano affidata alla coppia residente in Grecia alla quale Maria era stata sottratta. Questi l’avevano detto fin dall’inizio ma non erano stati creduti. Troppo poveri i genitori di Maria, così poveri da non poter tenere neanche i figli. Ovvero sottoproletari il babbo e la mamma di quella bimba bionda che per i media razzisti -in quanto bionda- doveva essere una principessina sottratta a chissà quale castello di fate. Fosse stata bruna non se ne sarebbero mai curati, anche se le persone che la tenevano fossero state vichinghe. Dunque una volta di più (ricordo sempre il libro della Caritas “la zingara rapitrice”) non c’è stato né sequestro né compravendita di bambini, solo troppo disagio, forme di vita troppo arcaiche e inaccettabili per noi che ci sentiamo così civili. Ma basta guardarsi indietro e solo due o tre generazioni fa l’Italia e l’Europa erano pieni di figli di genitori troppo poveri per tenerli, affidati a terzi quando andava bene, abbandonati negli altri casi. Ne abbiamo cancellato perfino la memoria e con questa l’umanità, la capacità di capire l’universo povertà. Oggi non ci piace come vivono i poveri, non ci piacciono i proletari, ci fanno schifo i lumpen, non ci piacciono i Rom. Ma di questo si tratta perché questa è solo una storia di troppa povertà per loro e troppo razzismo e classismo. Per noi."

False magre

Ogni errore umano merita venia.  
Tito Livio 

Falsi

Falsi

Le bugie hanno le gambe lunghe.

Inganni, menzogne, bufale, falsi, fandonie, panzane, dicerie, calunnie, pregiudizi, leggende.

Bisogna studiarle per capire di quanta poca verità siamo circondati. 

Festival of Dangerous Ideas

Now in its 5th year, the Festival of Dangerous Ideas has become a ‘must-see’ annual event for many, and a ‘must-do’ for some of the most controversial and confronting speakers in the world today. Featuring over 30 contentious and thought provoking sessions, you’ll be spoilt for choice with this year’s FODI line-up. Explore what’s on offer by checking out the speakers or topics listed in the left hand side bar.

Ask anyone and they’ll tell you the best way to experience FODI is to immerse yourself in the weekend of dangerous talks and ideas. You can save up to 20% with a Multipack of 3, 4 or 5+ events, so the more you see the more you save! Or you can rely on our expert opinions (and obsessions) by choosing our specially Curated Multipacks.

Dangerous ideas can be disruptive. They give you the chance to change your mind. This November, step out of the day-to-day to listen, think and talk ideas. Embrace excess for one dangerous weekend...there's nothing quite like it.

The Festival of Dangerous Ideas is part of the year-round Ideas at the House program of the Sydney Opera House. It presents ideas, conversation and debate from leading thinkers and culture creators in a series of talks and festivals. Ideas at the House extends the reach of live events with unique online content. Ideas at the House is proud to have Deloitte as it’s Presenting Partner.

Fidanzate

La fidanzata posta le foto delle vacanze su Facebook. Incastrato boss

E’ stato tradito da un post pubblicato su Facebook dalla sua bella fidanzata.

“Finalmente in ferie, se me le rovinano li divoro”. A quanto pare, così è stato.

L’episodio ha visto come protagonista Michele Di Nardo, esponente della malavita organizzata.

L’uomo, latitante ormai da tempo, è stato arrestato a Palinuro, dove aveva affittato una villa, mentre era in piazzetta insieme alla fidanzata intenta a godersi un cocktail. Il boss aveva in tasca 2mila euro.

La donna si è beccata una denuncia per favoreggiamento.

E’ stato molto facile per gli inquirenti trovare i due, grazie alle foto, alle frasi e ai riferimenti geografici pubblicati sul social network blu.

Tweets di @DDPolemica

Florilegi scolastici e universitari

Commento a Pianto Antico

"Il poeta ha scritto questa poesia per la morte dei suoi dodici figli."

"Dodici?"

"Si:
Sei nella terra fredda,
Sei nella terra negra"

Fotografia

Abb-err-action

di Veronica Tierri

Con le mani in una realtà apparentemente vuota, piena solo di errori di sconosciuti. Senza paura di perdermi o confondermi, cerco non so cosa. Sono solo consapevole che il possibile è un limite sempre superabile. 
L'errore fotografico diventa un cammino, fonte di infinite possibilità creative libere da qualsiasi condizionamento. 
L'abber-ra-zio-ne diventa azione.